Bando per l'erogazione di contributi finalizzati al riposizionamento competitivo delle PMI venete (DGR n.1510)
Regione Veneto ha approvato con DGR n. 1510 del 2 novembre 2021 il bando per l'erogazione di contributi finalizzati al riposizionamento competitivo delle PMI, al sostegno agli investimenti e alla promozione della digitalizzazione e dei modelli di economia circolare. Il bando prevede una procedura valutativa, con procedimento a graduatoria, per finanziare progetti volti ad Introdurre innovazioni tecnologiche di prodotto e di processo, ad ammodernare i macchinari e gli impianti, ad accompagnare i processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale anche in un’ottica di promozione della digitalizzazione e di riconversione dell’attività produttiva verso un modello di economia circolare e sviluppo sostenibile
I progetti devono concludersi entro il 14 febbraio 2024, prevedere un investimento minimo di 80.000 euro, al netto di IVA, per l'acquisto di macchinari, impianti produttivi, attrezzature tecnologiche e strumenti tecnologici innovativi; programmi informatici e tecnologie per l’ingegnerizzazione di software/hardware e prodotti (fino al 50% delle spese per macchinari, impianti e attrezzature); spese per il rilascio delle certificazioni UNI EN ISO 14001:2015, UNI CEI EN ISO 50001:2018, “ReMade in Italy”, “Plastica Seconda Vita”, “FSC Catena di Custodia”, “Greenguard” e della registrazione EMAS (Regolamento CE n. 1221/2009 (max. 5.000 euro per certificazione); premi versati per garanzie fornite da una banca.
Il bando prevede un contributo a fondo perduto pari al 30% della spesa rendicontata ammissibile, con un limite max di 150.000 euro (corrispondente ad una spesa pari o superiore a 500.000 euro).
I progetti devono concludersi entro il 14 febbraio 2024, prevedere un investimento minimo di 80.000 euro, al netto di IVA, per l'acquisto di macchinari, impianti produttivi, attrezzature tecnologiche e strumenti tecnologici innovativi; programmi informatici e tecnologie per l’ingegnerizzazione di software/hardware e prodotti (fino al 50% delle spese per macchinari, impianti e attrezzature); spese per il rilascio delle certificazioni UNI EN ISO 14001:2015, UNI CEI EN ISO 50001:2018, “ReMade in Italy”, “Plastica Seconda Vita”, “FSC Catena di Custodia”, “Greenguard” e della registrazione EMAS (Regolamento CE n. 1221/2009 (max. 5.000 euro per certificazione); premi versati per garanzie fornite da una banca.
Il bando prevede un contributo a fondo perduto pari al 30% della spesa rendicontata ammissibile, con un limite max di 150.000 euro (corrispondente ad una spesa pari o superiore a 500.000 euro).
Fondo Impresa Donna: firmato il decreto interministeriale
La legge di bilancio 2021 (L. n. 178/2020, art. 1, co. 97-106) ha istituito, presso il Ministero dello Sviluppo economico, un Fondo, dotato di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, finalizzato a per: a) sostenere l'avvio dell'attività, gli investimenti e il rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale delle imprese femminili, con specifica attenzione ai settori dell'alta tecnologia; b) programmi ed iniziative per la diffusione di cultura imprenditoriale tra la popolazione femminile c) programmi di formazione e orientamento verso materie e professioni in cui la presenza femminile va adeguata alle indicazioni di livello europeo e nazionale.
Gli interventi di supporto possono consistere in: a) contributi a fondo perduto per avviare imprese femminili (con particolare attenzione alle imprese individuali e alle attività libero professionali in generale e con specifica attenzione a quelle avviate da donne disoccupate di qualsiasi età); b) finanziamenti a tasso zero o comunque agevolati - è ammessa anche la combinazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti - per avviare e sostenere le attività di imprese femminili; c) incentivi per rafforzare le imprese femminili, costituite da almeno 36 mesi, sotto la forma di contributo a fondo perduto del fabbisogno di circolante nella misura massima dell'80% della media del circolante degli ultimi 3 esercizi; d) percorsi di assistenza tecnico-gestionale, per attività di marketing e di comunicazione durante tutto il periodo di realizzazione degli investimenti o di compimento del programma di spesa, anche attraverso un sistema di voucher per accedervi; e) investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, a beneficio esclusivo delle imprese a guida femminile tra le start-up innovative e le PMI innovative, nei settori individuati in coerenza con gli indirizzi strategici nazionali; f) azioni di comunicazione per la promozione del sistema imprenditoriale femminile italiano.
Il 2 Ottobre 2021 è stato firmato il decreto interministeriale che rende operativo il Fondo impresa Donna.
Gli interventi di supporto possono consistere in: a) contributi a fondo perduto per avviare imprese femminili (con particolare attenzione alle imprese individuali e alle attività libero professionali in generale e con specifica attenzione a quelle avviate da donne disoccupate di qualsiasi età); b) finanziamenti a tasso zero o comunque agevolati - è ammessa anche la combinazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti - per avviare e sostenere le attività di imprese femminili; c) incentivi per rafforzare le imprese femminili, costituite da almeno 36 mesi, sotto la forma di contributo a fondo perduto del fabbisogno di circolante nella misura massima dell'80% della media del circolante degli ultimi 3 esercizi; d) percorsi di assistenza tecnico-gestionale, per attività di marketing e di comunicazione durante tutto il periodo di realizzazione degli investimenti o di compimento del programma di spesa, anche attraverso un sistema di voucher per accedervi; e) investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, a beneficio esclusivo delle imprese a guida femminile tra le start-up innovative e le PMI innovative, nei settori individuati in coerenza con gli indirizzi strategici nazionali; f) azioni di comunicazione per la promozione del sistema imprenditoriale femminile italiano.
Il 2 Ottobre 2021 è stato firmato il decreto interministeriale che rende operativo il Fondo impresa Donna.
Sondaggio nazionale in tema di fondi europei.
AssoEPI, l'associazione senza scopo di lucro degli Europrogettisti Italiani, e Confartigianato, hanno realizzato, con il patrocinio della Commissione europea, un sondaggio nazionale destinato alle aziende italiane per comprendere meglio il loro grado di conoscenza e di partecipazione ai bandi finanziati con fondi europei. Il questionario può essere compilato, in forma anonima e in meno di dieci minuti, accedendo alla pagina http://sondaggi.confartigianato.it/limesurvey/index.php/938277/lang-it . I risultati forniranno una serie di informazioni utili per comprendere meglio le criticità incontrate dalle aziende italiane nell'accesso ai fondi europei.
497 milioni di euro per la ricerca industriale nel Mezzogiorno.
Il MIUR ha pubblicato l'avviso che assegna 497 milioni di euro al finanziamento di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle 12 aree di specializzazione individuate dal Programma Nazionale per la Ricerca (PNR) 2015-2020. I progetti devono essere realizzati da partenariati pubblico-privati che includano almeno una PMI e un'Università o un Centro di ricerca, e devono essere presentati dal 27 luglio 2017 al 9 novembre 2017. I soggetti ammissibili potranno presentare richiesta per il finanziamento di progetti di valore compreso tra 3 e 10 milioni di euro. Gli interventi dovranno svolgersi nei territori del Mezzogiorno, tuttavia una quota delle risorse è destinata a finanziare attività che potranno svolgersi anche nelle restanti regioni del Centro-Nord purché sia dimostrato il beneficio per i territori del Mezzogiorno. I progetti dovranno essere relativi alle seguenti aree: aerospazio; agrifood; blue growth; chimica verde; cultural Heritage; design, creatività e made in Italy; energia; fabbrica intelligente; mobilità sostenibile; tecnologia per gli ambienti di vita; salute; smart, secure and inclusive communities. .
Lombardia (bando "AL VIA") - Agevolazioni per gli investimenti delle PMI.
Possono presentare domanda le PMI iscritte al Registro delle imprese, con sede operativa in Lombardia al momento dell’erogazione, attive da almeno 24 mesi e con codice ATECO primario indicato nel bando (C, F, H, J, M, N, con esclusione di alcuni codici). Sono finanziati investimenti produttivi, incluso l’acquisto di macchinari ed impianti, inseriti in adeguati Piani di sviluppo aziendale che contengano, da una parte, un’analisi chiara e dettagliata dello scenario di riferimento e dall’altra, la definizione di una strategia volta a implementare le condizioni ottimali di produzione, a massimizzare l’efficienza nell’utilizzo di fattori produttivi, quali l’energia e l’acqua, a ottimizzare la produzione e gestione dei rifiuti favorendo anche la chiusura del ciclo dei materiali, a garantire la salubrità dei luoghi di lavoro, la sicurezza dei processi produttivi e a pianificare azioni di crescita sui mercati nazionali ed internazionali. A fronte di Progetti presentati con spese ammissibili tra €53.000 e fino a 3ML per Sviluppo aziendale e fino a 6ML per Rilancio aree produttive, l’Intervento agevolativo si compone di:
• Finanziamento a medio-lungo termine erogato da Finlombarda e dagli intermediari finanziari convenzionati (tra €50.000 e fino a € 2.850.000);
• Garanzia regionale gratuita del 70% ad assistere il Finanziamento;
• Contributo a fondo perduto in conto capitale variabile (dal 5% al 15%) a seconda della dimensione aziendale e del regime di aiuto scelto
La Domanda può essere presentata a partire dalle ore 12,00 del giorno 5 luglio 2017 e sino al 31 dicembre 2019, data di chiusura dello sportello.
• Finanziamento a medio-lungo termine erogato da Finlombarda e dagli intermediari finanziari convenzionati (tra €50.000 e fino a € 2.850.000);
• Garanzia regionale gratuita del 70% ad assistere il Finanziamento;
• Contributo a fondo perduto in conto capitale variabile (dal 5% al 15%) a seconda della dimensione aziendale e del regime di aiuto scelto
La Domanda può essere presentata a partire dalle ore 12,00 del giorno 5 luglio 2017 e sino al 31 dicembre 2019, data di chiusura dello sportello.
Toscana - fondi per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
E' stata prorogata al 25 settembre la scadenza delle domande on line per i Bandi 1 e 2. ICT e fotonica, Chimica e nanotecnologie, Fabbrica intelligente. Sono le priorità tecnologiche dell'innovazione che viene incentivata attraverso contributi in conto capitale per realizzare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Il pacchetto di contributi in conto capitale, provenienti dal POR FESR 2014-2020 della Toscana, per ricerca industriale e sviluppo sperimentale, vale 18, 5 milioni di euro, destinati a grandi imprese in cooperazione con micro e Pmi (bando 1 da 6,1 milioni), a micro e PMI(bando 2 da 8,9 milioni ) e ai protocolli di insediamento (bando 3 da 3,5 milioni):
Tutte le regioni italiane - 100 milioni di euro per le Micro e PMI.
Il Ministero per lo Sviluppo Economico mette a disposizione 100 milioni di euro per le micro, piccole e medie imprese (MPMI) attraverso voucher diretti a favorire la digitalizzazione dei processi aziendali e l'ammodernamento tecnologico. Il voucher, di importo non superiore a 10.000 euro e nella misura massima del 50% delle spese ammissibili, verrà concesso alle imprese, localizzate in tutte le regioni italiane, solo per l'acquisto di software, hardware o servizi che consentano il miglioramento dell'efficienza aziendale e la modernizzazione dell'organizzazione del lavoro, così da favorire l'utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità (es. telelavoro, e-commerce, connettività a banda larga e ultra-larga); per permettere il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare e per finanziare la formazione qualificata del personale in campo ICT. A breve, un apposito provvedimento fisserà i termini per la presentazione delle domande
Emilia Romagna - fondi per start-up innovative 2017
I fondi sono disponibili per l'avvio e il consolidamento di start up innovative ad alta intensità di conoscenza nei seguenti settori: agroalimentare, edilizia e costruzioni, meccatronica e motoristica, industria della salute e del benessere, industrie culturali e creative, innovazione nei servizi. Gli obiettivi del bando sono la nascita e la crescita di start-up in grado di generare nuovi prodotti, servizi e sistemi di produzione innovativi e generare opportunità occupazionali. Possono partecipare le piccole e micro imprese regolarmente costituite come società di capitali (incluse Srl, uninominali, consorzi, società consortili, cooperative). Il contributo in conto capitale, corrispondente al 60% della spesa ritenuta ammissibile con un massimo pari a 100.000 Euro per le società di nuova costituzione e a 250.000,00 Euro per le start-up già avviate. La percentuale può aumentare del 10% in caso di progetti che prevedano un incremento del numero di dipendenti. Le domande possono essere presentate a partire dal 10 maggio 2017 fino al 30 novembre 2017
Campania - fondi per le start-up 2017.
L’obiettivo principale di tale misura è quello di accrescere la competitività del sistema produttivo regionale, tramite la creazione di nuovi processi, servizi o prodotti da parte di start-up innovative, costituite o ancora da costituire, operanti sul territorio regionale nelle aree di specializzazione stabilite dal documento RIS3 Campania. Il bando prevede la copertura di tutte le voci del progetto di impresa, dal finanziamento dei macchinari e delle attrezzatura fino alla registrazioni di brevetti, servizi di consulenza e alle spese per la promozione. L’agevolazione, nella forma di contributo in conto capitale per gli investimenti materiali ed immateriali e nella forma di contributo alla spesa per l'acquisizione di servizi reali e i costi di gestione, è pari al 65% della spesa ammissibile. I programmi di investimento devono essere compresi tra 50.000 euro e 500.000 euro. Le domande possono essere presentate esclusivamente per via telematica a partire dal 19 luglio 2017.